Il ciclamino d’inverno

 

 

Fletto
il mio sottile stelo
 nell'intento di cogliere
quell'ultimo raggio di sole
 in un dì prossimo a finire
apprezzo l'aria secca
e fredda nell'ombreggio
 di un grande abete rosso
è lui il custode del silenzio
in quel luogo ovattato
ed a lui affido la mia esile vita
ogni notte mi chiudo
 abbracciandomi alla tenera rugiada
 seguendo il ritmo biologico
fatto di eterne certezze
ti ho visto raggiungermi
con passo deciso
forse esacerbato
dalla mia eccessiva timidezza
 forse nell'intento di cogliermi
poi ti ho visto sorridere
e come un soffio d'aria sei sparito
ti ricorderò
ricorderò per sempre
 il nostro incontro
all'ombra di quell'abete rosso